BIZZARROFILMFESTIVAL

2005

 

I PROTAGONISTI RACCONTANO

 

1° giorno

Dopo la sveglia alla 6 del mattino sono in viaggio per Alfonsine, per il Bizzarro film festival dove mi aspetta un intero weekend di relax lontano dalle sofferenze quotidiane.

Ho cambiato tre treni per arrivare a destinazione e sono alquanto stanco.

Alla stazione mi informo su come arrivare all’ hotel e un gentile signore mi informa che son proprio fortunato visto che non avevano una giornata così calda da circa un decennio e che la mia sistemazione è dalla parte opposta del paese. Un vero spasso penso.

Mi informo se ci son degli autobus ma quello mi risponde picche,e così mi inerpico per la lunga strada in salita con il mio bagaglio in spalla e mi faccio una prima idea di dove sono.

Scopro con molta felicità che l’età media del paese e di 180 anni e tutti gli autoctoni mi guardano come uno svitato che ha sbagliato stazione mentre gustano delle fresche bevande all’ombra dei loro ombrelloni.

Arrivo all’hotel stremato e ci vedo accanto un autobus attrezzatissimo con aria condizionata, piscina olimpionica, gelato gratis per tutti e cuccette con igloo per schiacciare un pisolino.

La gente ne esce fresca e riposata e mi chiede perché mi son fatto tutta quella strada a piedi visto che c’era il bus navetta offerto dal comune. Me lo chiedo anch’io mentre bestemmio in ostrogoto quel simpatico ometto della stazione. Ma non importa, ora sono arrivato in hotel e potrò finalmente riposare.

Una gentile signora mi accoglie e mi da la chiave della camera, la migliore che hanno dice lei, accanto ad una colonia di uccellini dal canto d’usignolo per allietare le mie notti. Salito in camera sento solo un rumore meccanico fuori dalla finestra e mi chiedo quale incivile automobilista stia disturbando il dolce cinguettio; così mi affaccio fuori e scopro che gli uccellini sono in realtà avvoltoi nani dal canto simile ad un basso elettrico così trasformati dalle radiazioni emesse dalla tavola calda all’angolo della strada.

Provo a riposare ma mi addormento a stento e sogno un intero concerto degli iron maiden forse ispirato dal sottofondo animale. Mi sveglio più tardi sordo da un’orecchio e decido di far visita al ridente paesello e sbevacchiare qualcosa.

Fuori ci sono 40 gradi all’ombra, 70 al sole per un totale di 110 tutti sulla mia testa.

C’è ancora un pò di tempo prima dell’inizio del festival per mettere qualcosa tra i denti. Mi siedo in un bar e ordino un panino al prosciutto e una bibita ghiacciata. Mi viene portato di lì a poco un panino con salame calabrese piccantissimo e un bicchiere vuoto. Provo a reclamare alla cameriera ma quella mi dice che per i reclami devo rivolgermi al cuoco, indicandomi un armadio a muro che si sta pulendo i denti con una mannaia da cucina,perciò le dico che mi va benissimo e di versarmi da bere. Quella si alza la gonna, si mette il bicchiere tra le cosce e mi versa una buonissima bibita calda intimandomi di berla fino all’ultima goccia e di avvisarla quando avessi finito che sarebbe tornata a riempirmi il bicchiere.

Finalmente arriva il momento tanto atteso.

Giungo al cinema in anticipo cercando di distinguere i pervertiti manettiani dai pervertiti curiosi.

Mi siedo ad un tavolo cercando di attaccare bottone con un signore adulto ed una ragazza sui 20 e inizio a fare domande tipo il primo ricordo bdsm della loro vita, quali fossero i loro ruoli e quali pratiche preferissero.

Ma siccome come faccio io figure di merda non ci riesce nessun altro, la ragazza che fino ad allora era rimasta a fissarmi senza dire una parola, si alza e fa al signore: “Papà andiamocene questo è pazzo!”.

Uno splendido inizio penso mentre mi immagino la polizia e la buoncostume che vengono a prendermi a sorpresa in albergo per portarmi in centrale. Finalmente scorgo i manettiani veri che iniziano ad arrivare.

Trovo Ladysara, Robin Hood, Lara, Skyborg, Kitty, Fox, Trinity, Kraian,Ninfa ed altri che si apprestano ad entrare.

Tanti vecchietti curiosi intorno a noi. Due vecchietti diessini incalliti scambiano Morph3us per Rutelli e attaccano a parlare e a fargli domande sul partito e le speranze per le prossime elezioni. Il poveretto non vuole deluderli e li asseconda per un po’ così il giorno dopo era possibile vedere gli stessi due vecchietti,vestiti interamente in latex a cucinare bollito per le strade di Alfonsine e a chi chiedeva loro cosa diavolo stessero facendo rispondevano che era tutta attività politica per il partito.

Entriamo nel cinema trasformato per l’occasione in un’enorme sauna prigione con videoproiezione e iniziamo a vedere i corti sudando come asini da soma.

Un signore, credendo di essere al Pizarro film festival, grida da fondo sala le inesattezze storiche sul grande conquistatore e se ne va indignato.

Un altro a cui scappava la pipì era entrato in sala quando aveva sentito la voce del al microfono gridare “Il bagno”, e alla vista delle tette di Kitty aveva avuto 3 infarti multipli ed era stato portato via in barrella.

Miglior film della serata: S/M un bel documentario variegato e interessante su tutto il mondo bdsm.

Poi c’è krank, la nuova pubblicità del jack daniels. Sottotitolo: l’incubo di un ubriacone.

Arriva anche “Fraterno Sacrificio” ribattezzato da Dolce Domina, Fratello Karamazov Il soggetto non l’ho capito e neanche il senso.So solo che è stato terribile.La scena dello scarafaggio dura 4 ore e mezza più di tutto il festival e alla fine c’è gente che esce dalla sala pensando di essere finita nella sala proiezioni dell’università di biologia.

La proiezione continua fino alla fine quando, usciti di sala dimagriti di 10 chili e cotti a puntino come bistecche, ci appropinquiamo fuori per un piccolo buffet e per qualcosa da bere. Mi siedo a tavola con Sileno,CometaBlu,Cuoredivetro e RosaNera e godo nel non sentirmi l’unico terroncino del festival. Mi rilasso un po’ nella conversazione e sono così gentili da riaccompagnarmi in hotel non senza prima portarmi dalla ragazza del bar di prima per il bicchiere della staffa che gusto senza opporre scuse quando vedo il cuoco che guarda la tv con un lupo mannaro che gli fa le fusa sotto il tavolo.

Arrivo in hotel abbastanza stanco verso l’1.30 ma è tutto chiuso, le luci spente e nessuno mi viene ad aprire quando busso.Che gioia! Tasto la morbidezza dell’aiuola di ortiche, l’unico posto abbastanza comodo per stendermi, e mi accascio sopra addormentandomi con il dolce canto degli avvoltoi assassini.

 


2° giorno

Mi alzo un pò intontito verso le 7.30 con un avvoltoio che mi aleggia sulla testa perché ha scambiato i capelli per un nido gigante e ha deciso di farci le uova.

Aspetto che l’uccellaccio si distragga e mi infilo nella porta d’ingresso dove la simpatica signora mi chiede se ho riposato bene e mi chiede come se niente fosse,com’era andato il festival e di cosa si trattasse. Non sapendo assolutamente cosa dire le rispondo che c’entra qualcosa con i giochi di ruolo.La faccia le si illumina di colpo e grida per la felicità che lei adora i giochi di ruolo così tira fuori dall’armadio due vestiti da nobildonne dell’ottocento e me ne porge uno, contentissima di poter giocare alla regina e la damigella fanno chiacchiere alla corte del Re.

Controllo in tasca ma non ho abbastanza soldi per corrompere la vecchia a lasciarmi andare così mi tocca passare metà mattinata, vestito da damigella con quattro sottogonne infilate su per il sedere, a far finta di essere innamorata di quel bonazzo del principe che non mi si caga minimamente. Cerco di trovare il lato buono della situazione e le chiedo cosa c’è per colazione. Lei mi risponde che la colazione è finita alle 7 ma può vedere cosa c’è tra gli avanzi. Il mio rifiuto ovviamente non ha alcun valore e mi tocca mangiare gli avanzi della crostata e le palline di pane lasciate sui tavoli dai bambini moccolosi. Comincio a pensare che le proiezioni le piacerebbero. Temo che alla richiesta di un caffè torni con una ciotola per cani intimandomi di lapparla davanti a tutti così non rischio e al primo colpo di sonno della vecchia mi strappo l’abito di dosso e scappo fuori.

Mi inoltro per il paese alla ricerca di altri pervertiti manettiani come me e scopro che in giro impazzano diverse discussioni sul festival e gli autoctoni hanno iniziato una vera caccia all’uomo contro i manettiani. Orde di vecchietti girano per il paese con forconi e torce gridando al linciaggio verso tutti gli individui sospetti. Io che di sospetto ho tutto il necessario vengo catturato all’istante e viene organizzato il decimo torneo romagnolo di bocce tra le borgate di Alfonsine per stabilire chi sarà il vincitore che si aggiudicherà l’uso e l’abuso dei prigionieri. Intanto per il paese incorrono diverse battaglie. Le mistress si difendono a colpi di frustini e con grosse catapulte lanciano gli schiavi contro i compaesani per farli arretrare. Franchino afferra il suo ginocchio cyborg e si lancia all’impazzata colpendo a destra e a manca. Un altro gruppo usa il capoccione di Sileno come ariete per sfondare le linee nemiche. Con un’Abile manovra di distrazione Kika si avvicina ai contendenti di bocce con sontuosa camminata felina e i vecchi che l’ultima coscia che avevano visto era stato nel ‘68 e per giunta era di tacchino, rimangono basiti di fronte a tale pezzo di femmina e io e gli altri prigionieri riusciamo a scappare indisturbati. La situazione tuttavia sembra critica. I compaesani ci assediano nel camper di Daniele fino a mezzogiorno e iniziano a riproiettare in continuazione Fraterno Sacrificio per farci arrendere. A quel punto siamo stremati e pronti a cedere ma colpo di scena! Arriva Ninfa che con la pompa dell’autolavaggio spazza via tutti gli indemoniati (e Kraian ne approfitta anche per darsi una lavata). I manettiani hanno vinto e per festeggiare CometaBlu offre bevute gratis a tutti!

Il festival può ricominciare e tutti corrono nelle proprie stanze a cambiarsi.

Verso le 16.30 iniziano ad arrivare tutti nelle vesti più estrose ed eleganti. LadySara è vestita da Cappuccetto rosso sadico con la pelle del lupo fatta a borsetta e il cacciatore e la nonnina al guinzaglio. Kraian dopo essersi lavato può sfoggiare un discretissimo completo arancione da uomo del gas. C’è chi arriva in frac e bombetta, chi in gessato bianco, chi in viola con strascico. Un vecchietto vedendo Morph3us vestito da ranger della guardia forestale corre in paese ad avvisare gli altri che c’è un orso che gira per le strade del paese e quelli inforcate le doppiette scatenano una feroce caccia al povero animale.

Notevoli i film di questa seconda serata: Il guaio: reportage sulla bellezza dei trulli pugliesi e sui loro usi ameni. In Rave On c’è persino la versione animata di Sileno che si sveglia incazzato con la lupara in mano deciso a fermare l’orgia e ovviamente si ferma lì a bere qualcosa.

Fine delle proiezioni e a seguire premiazione dei migliori 3 corti e riconoscimenti speciali.

A seguire cena di gala. Si capisce presto che i ristoratori son rimasti colpiti dalle proiezioni e tutto il loro lato sadico represso si risveglia. Le pietanze sono salatissime e ovviamente ci viene sottratta l’acqua e qualsiasi bevanda così per bere siamo costretti a rivolgerci ancora a CometaBlu. Mistress64 alla vista dei funghi, scappa fuori data la sua allergia, ma al suo rientro il cameriere sadico le porta in tavola l’intero villaggio dei Puffi e la poveretta sviene. Un gruppo di camerieri inizia a stringere i lacci dei corsetti a tutte le schiave e le poverette alla prima portata stanno già scoppiando. Tutti iniziano a fumare per il nervosismo e nel locale si alza una nebbia fittissima. Io mi alzo dicendo al cameriere che vado a prendere una boccata d’aria visto che lì sembra di stare nelle brughiera scozzese e quello prendendo la palla al balzo apre la gabbia del mastino dei Baskerville aizzandolo contro i testicoli degli schiavi. Fuori trovo mistress64 in preda a visioni mistiche provocate dai funghi e scambiandomi per Padre Pio mi prega di curarla. Io son felice perché la persona più buona per cui mi hanno scambiato nella mia vita è stato Attila l’Unno ma le dico che come guaritore non sono granchè e che non ho neanche le stimmate. Lei mi risponde che a quello può rimediare lei e io mi chiedo perché non imparo mai a starmi zitto. Mi siedo a rilassarmi un pò ma scopro amaramente di aver fregato la sedia a DolceDomina che vuole vendetta. Mi spiega che il gatto a nove code gliel’ha fregato un ragazzino pensando che fosse un’enorme liquirizia, così si è presa un gatto randagio che di coda ne ha solo una ma che mena delle scorreggie micidiali e ha gli artigli affilati come quelli di Wolverine degli X-men. Così 20 minuti dopo ho la schiena striata e più incasinata della cartina di Reggio-Calabria.

Arriva il momento dei fuochi, Morph3us si veste da piccolo piromane sadico e sistema la sua schiera di sottotenenti a guardia della polvere da sparo. Chiunque si avvicini viene freddato con un colpo alla rotula e portato nei sotterranei dove sarà trasformato in insaccati dai gestori sadici. Dal gruppo vengono prelevati dei volontari con la forza e, legati come salami, vengono posizionati nei cannoni per essere sparati in aria. Qualcuno tenta di scappare ma Fox, scioglie il guinzaglio di una Trinity, inferocita dalla fame, e gliela manda contro. Morph inizia il conto alla rovescia e al suo cenno i sottotenenti danno fiamma ai cannoni: lo spettacolo nel cielo è meraviglioso! Il più bello spettacolo pirotecnico mai organizzato!!! Mille luci di mille colori diversi solcano il cielo e le mistress sono finalmente contente che gli schiavi siano serviti a qualcosa.

Arriva il gran finale: Lara, vincitrice del primo premio, decide di sparare il suo schiavo per festeggiare. Morph3us dalla limousine corazzata chiama il Daitarn3 appositamente per sparare in aria Franchino. C’è un’esplosione grandiosa e Franchino viene schizzato in orbita dove la sua chioma esplode di mille colori diversi. C’è una pioggia di capelli di tutti i colori, e la gente a quello spettacolo della natura quasi si commuove e capisce che il festival ormai ha dato tutto quel che poteva dare e si decide di andare tutti a dormire.

 


3° Giorno

E’ arrivata la fine.

Ci si scambiano le ultime battute e le ultime frustate e son tutti un pò melanconici per l’imminente ritorno alla normalità.

I vincitori e i vinti ritirano i premi: Franchino un’oliera per il ginocchio e una parrucca nuova, Sileno una scatola di sigari e un buonissimo collutorio per fare i gargarismi ecc.

E’ ora di ritornare.

Saliamo sul mezzo di trasporto di Sileno: un residuato bellico del ’38 semicorazzato e con cannoncino posteriore. CometaBlu da sempre appassionata del giro d’Italia ha tolto il motore dal mezzo e lo ha dotato di pedali. Che gioia farci Alfonsine-Bari pedalando con quella iena di CometaBlu che ci incita a suon di sgudisciate. Dopo otto ore di pedalate arrivo finalmente a casa distrutto. Mi trascino la valigia fino a casa e intanto ripenso al festival, a tutti gli stupendi incontri fatti e ai bellisimi tre giorni passati.


Mi accendo una sigaretta e mi gusto ancora un po le stupende sensazioni che ho addosso. Poi finalmente arrivo a casa, per le scale trovo mia madre che mi abbraccia e appena mi accomodo stanchissimo sul divano, mi ricorda che l’indomani ho la sessione SM dal dentista... Ah casa dolce casa….


Un Anonimo Viaggiatore

Edizioni PrecedentiEdizioni_Precedenti.html
BFF 2005
Verbale GiuriaBFF_2005-Vincitori.html
BFF 2005
BFF_2005.html